NUOVE MISURE A SOSTEGNO DEGLI ORFANI DI CRIMINI DOMESTICI

A partire dal 16 luglio prossimo entrerà in vigore il Decreto interministeriale n. 71/2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° luglio 2020, “Regolamento recante l’erogazione di misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e di reati di genere e alle famiglie affidatarie” Il regolamento rende operative una serie di norme che prevedono benefici a favore degli orfani di crimini domestici minorenni o maggiorenni non economicamente autosufficienti, misure già disciplinate nella L. n.4 dell’11.01.2018 e nella legge di bilancio 2019. Il decreto si compone di 30 articoli suddivisi in sei capi e segnatamente: - Disposizioni generali; - sostegno al diritto allo studio, - iniziative di orientamento, formazione e sostegno per l’inserimento nell’attività lavorativa; - spese mediche e assistenziali, - famiglie affidatarie e - disposizioni finali; Per ciò che attiene al diritto allo studio, viene prevista l’erogazione di borse di studio e la frequenza gratuita o semigratuita presso convitti, educandati o altre istituzioni educative a favore di studenti degli istituti del sistema nazionale di istruzione, degli istituti di istruzione e formazione professionale, delle università, delle istituzioni dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Afam) e degli istituti tecnici superiori (Its). Il regolamento prevede inoltre iniziative di orientamento, formazione e sostegno per l’inserimento nel mondo lavorativo e incentivi alle assunzioni, erogando ai datori di lavoro fino al 50% dei contributi versati, per un periodo massimo di 36 mesi. Viene inoltre previsto un contributo di 300 euro mensili per ogni minorenne in favore delle famiglie affidatarie degli orfani dei crimini domestici (non maggiorenni alla data del 1° gennaio 2020) e - soltanto per il triennio 2018-2020 – vengono erogati anche contributi per spese mediche e assistenziali. I benefici previsti sono tra loro cumulabili e le domande vanno trasmesse alla prefettura territorialmente competente in base alla residenza per il successivo inoltro al Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e intenzionali violenti. Si tratta di un provvedimento importante non solo sul piano economico, in quanto rende disponibili delle risorse finanziarie per gli orfani di femminicidio, ma anche sul piano della civiltà che deve contraddistinguere uno Stato il quale non deve mai dimenticare di tutelare questi fanciulli rimasti soli e privati dell’amore della madre e molto spesso anche di quello del padre omicida o suicida. Non dimentichiamo che purtroppo per ogni donna uccisa, spesso c’è una bambina o un bambino o un ragazzo o una ragazza che non può più chiamarla mamma. Sono quindi orfani speciali perché hanno bisogni speciali devono convivere con ricordi e scenari drammatici ai quali devono aggiungere l’incertezza del proprio destino.
                              Avv. Erminia Contini